STORIA
Questo è il clima che si respirava nell’automobilismo degli anni Sessanta, quando Beppe Arlotti venne iniziato dal padre Guido in un mondo dove orgoglio, ambizione e lealtà avevano grande importanza. Un destino “segnato” se si pensa che il padrino di Battesimo fu il campionissimo Alberto Ascari. Su queste premesse, all’età di quindici anni, Beppe Arlotti comincia a sviluppare la sua esperienza diretta nel mondo agonistico sia come pilota che, in seguito, come preparatore.
Tanti progetti e tutti nel segno della “stella“, un sogno che Arlotti inseguiva da tempo!
1960
Ancora giovanissimo inizia a correre in moto e si distingue nelle varie specialità, dal cross alla velocità; nel 1969 vince il Campionato Italiano Cross Juniores in sella a una Maico 250.
1970
Nel 1976 il debutto sulle quattro ruote in Formula Italia, la monoposto che ha forgiato i più grandi campioni del volante italiani degli anni Ottanta, da Patrese ad Alboreto, che lo vedrà protagonista per tre anni con eccellenti risultati. è di questo periodo anche il primo approccio con la Formula 3.
1980
I primi anni Ottanta vedono Beppe Arlotti impegnato soprattutto con le “ruote coperte”. è nel 1980 la partecipazione al Campionato Europeo Turismo con una vettura ufficiale Bmw 320 Gr2 del preparatore tedesco Egghemberger.
1981
L’anno seguente partecipa ad alcune prove del Campionato del Mondo Marche con vetture Sport Prototipo: Osella-Bmw Pa4, Chevron-Hart B23, Lucchini-Bmw. Sempre nel 1981, alla guida di una Porsche 935 Kremer, partecipa alle 1000 km di Brands-Hach e Silverstone.
1982
Nel 1982, nella propria officina, prepara una Lancia Stratos con cui partecipa al Campionato Italiano Produzione.
1983
Nel 1983 Beppe Arlotti ritorna al “primo amore”, le monoposto, partecipando con una Ralt RT3 al Campionato Italiano F2000
1984
Nel 1984, affronta il “grande salto” con la partecipazione al Campionato Italiano di Formula 3 con la Ralt del Team Pavesi, la stessa con cui Giancarlo Martini aveva vinto il Campionato Europeo. Sfortunatamente un grave incidente a Monza lo tiene lontano dagli autodromi per quattro mesi compromettendo la stagione.
Il rientro avviene nel 1984 alla guida di una Alfetta GTV GrA con la vittoria al Mugello, prova del Campionato Europeo Turismo,e un buon piazzamento alla 2 Ore di Vallelunga alla guida di una Osella Sport.
1986
Nel 1986 il debutto in motonautica offshore con eccellenti piazzamenti alla Viareggio-Bastia-Viareggio e al Gran Premio di Portofino con un monocarena Cuv 38′ motorizzato Bpm.
1987
I buoni risultati convincono Beppe Arlotti a dedicarsi interamente alla motonautica d’altura e, nel 1987, partecipa a tutte le prove di Campionato Italiano ed Europeo nel Team Ideal Standard in equipaggio con Adriano Panatta.
Cosè la consolazione è rappresentata ancora dalle auto con la partecipazione a due prove del Campionato Europeo Turismo con una BMW 635 GrA e ad altre gare nazionali con una Sierra Cosworth GrA.
1988
Nel 1988 prosegue l’esperienza in offshore con un nuovo catamarano del team di Fabio Buzzi in coppia con Alberto Di Luca. Una stagione segnata da numerosi ritiri per problemi legati allo sviluppo dei nuovi turbodiesel Seatek, ma comunque nobilitata dalla partecipazione ai Campionati del Mondo a Key West e alla mitica Miami-Nassau.
1989
Nel 1989 il ritorno alle auto: anche se con sporadiche presenze l’anno si chiude con il terzo posto nel Campionato Italiano Turismo al volante di una Sierra Cosworth grN.
1990
Del 1990 è l’addio all’offshore con la partecipazione, a bordo di un catamarano Cuv 41′ motorizzato Lamborghini, al Campionato Mondiale Offshore a Montecarlo funestato dal tragico incidente a Stefano Casiraghi.
1991
Gli anni Novanta vedono Beppe Arlotti fondare l’A-Team per la partecipazione prima al Campionato Italiano Turismo e quindi al Challange Ferrari e al Trofeo Lamborghini, rispettivamente con una squadra di Bmw M3, una Ferrari 348 e due Lamborghini Diablo.
1992
L’attenzione è tutta per il team ma c’è anche spazio per la partecipazioni ad alcune classiche endurance come la 24 ore di Le Mans e la 24 ore del Nurburgring alla guida di una Porche 935, e la 24 di Daytona al volante di una Porsche 911 Cup. Da ricordare anche le 11 presenze al Rally di Monza.
2000
Nel 2000 Beppe Arlotti riveste i panni del pilota tornado alle origini, la moto: partecipa infatti al Trofeo VOR Supermotard.
2001
Nel 2001 è al via del Campionato Italiano Motard e ritorna alla guida di una vettura in alcune gare del Campionato Fun Cup classificandosi al secondo posto.
2002
Sempre con i Maggiolini Fun Cup nel 2002 conquista titolo assoluto e partecipa alla 25 ore di Spa, mentre alla 24 ore del Nurburgring è alla guida di una Seat Leon tdi.
2005
Proprio con la Seat Leon tdi nel 2005 partecipa al Campionato ETCS (European Touring Car Series) dove conquista la terza piazza assoluta della categoria diesel precedendo vetture di cilindrata superiore.
2006
Il 2006 riporta Beppe Arlotti ai vertici dell’automobilismo internazionale con la conquista del Campionato Europeo GT Open nella classe GTB alla guida di una Ferrari 360 del Team Giudici in coppia con Fabrizio Gini.
2006
Il bilancio positivo della stagione 2006 registra anche la conquista del terzo gradino del podio nella categoria diesel nella prestigiosa 24 ore del Nèrburgring con la Seat Leon Tdi, vettura con la quale si era già distinto nella 24 di Dubai a inizio stagione. Da ricordare anche la partecipazione a una prova del Campionato Mondiale Fia GT con la Maserati, la stessa vettura con cui ha conquistato in coppia con Alessandro Nannini, ex pilota della Benetton Formula 1, la vittoria di classe alla 6 ore di Vallelunga.
2007
Nel 2007 il gradino più alto del podio è sfuggito di misura, ma la coppia Beppe Arlotti e Fabrizio Gini si possono consolare con la seconda piazza del Campionato Europeo GT Open della classe GTB, la stessa che l’anno scorso li aveva incoronati Campioni continentali.
Nonostante la rottura del motore li abbia costretti al ritiro nell’ultima prova corsa sul circuito di Barcellona, i due piloti italiani hanno mantenuto la piazza d’onore alle spalle dell’altra Ferrari 360 del Team Giudici condotta dallo stesso Gianni Giudici.
2007
Tra i momenti più belli le vittorie a Vallelunga, la lunga permanenza in testa al Campionato GT Open che non si è concretizzata nella vittoria finale per una serie di sfortunate circostanze. Da dimenticare invece la partecipazione al Campionato Mondiale GT alla guida della Maserati Granturism. Non particolarmente fortunata neppure la doppia partecipazione alla 24 ore e alla 6 ore al Nèrburgring, un circuito molto amato da Beppe Arlotti. Da ricordare anche la prova del Mugello di Campionato Italiano GT con l´Aston Martin DB9R, e la prova finale del Campionato tedesco VLN con una BMW 320d.
2008
Il 2008 si era aperto con la partecipazione alla 24 Ore di Dubai, peccato che un incidente alle 4.30 del mattino ha posto termine all’eccellente gara della BMW M3 E46/GTR quando Arlotti si trovava in decima posizione assoluta e secondo di classe.
2008
Ma quest’anno i programmi di Beppe Arlotti prevedono anche il ritorno alla motonautica d’altura con un Cigarette 38 Top Gun motorizzato con una coppia di V8 Mercedes 6.3 AMG per oltre 1.200 hp complessivi di potenza.